Le 5 tappe fondamentali nella storia della radiografia
La radiografia è una pratica di diagnostica per immagini. Si basa sulla capacità che hanno i raggi X di attraversare un corpo e imprimere la sua immagine su una pellicola. La nascita della radiografia ha modificato completamente l’approccio diagnostico in campo medico. Con la scoperta dei raggi X, infatti, si è potuto finalmente scrutare l’interno del corpo umano, rendendo visibili chiaramente fratture e lesioni interne e permettendo degli interventi efficaci, evitando, quando possibile, dolorose operazioni.
Prima tappa: la scoperta dei raggi X
Se dobbiamo identificare una data precisa che segni l’inizio della storia della radiografia, questa sarà sicuramente l’8 novembre 1895, quando Wilhelm Conrad Roentgen scoprì, quasi per caso, l’esistenza dei raggi X. La scoperta viene dichiarata casuale, perché in quel tempo Roentgen era impegnato in tutt’altro esperimento. Stava utilizzando un tubo di Crookes (tubo a raggi catodici) quando si accorse della presenza nel suo studio di radiazioni sconosciute. Da quel momento iniziò a studiarle, rendendosi quasi immediatamente conto che queste potevano attraversare il corpo ed essere bloccate dai metalli pesanti. La storia racconta che durante la sperimentazione prese una pellicola fotografica, la mise tra la sorgente dei raggi e vi fece posare la mano della moglie: così ottenne la prima radiografia della storia. Roentgen continuò a fare numerosi esperimenti su questa materia e nel 1901 ricevette il premio Nobel per aver individuato e studiato i Raggi X.
Seconda tappa: uso dei Raggi X in campo medico
Inizialmente Roentgen non immaginò il valore che la sua scoperta avrebbe avuto in campo medico. Ma questa fu talmente tanto clamorosa, che già dall’anno successivo iniziarono a venire usate le radiografie per diagnosticare fratture ossee e lesioni interne. Il primo uso dei Raggi X come mezzo diagnostico fu fatto da John Hall-Edwards, medico inglese, nel gennaio del 1896. Il mese successivo lo stesso Hall-Edwards iniziò ad usare i raggi X durante le operazioni chirurgiche.
Terza Tappa: L’utilizzo di un agente di contrasto
In breve tempo dalla scoperta dei Raggi X, la radiografia divenne un mezzo diagnostico efficiente e sempre più usato. Un’altra tappa fondamentale, che diede una scolta alla sua evoluzione, venne segnata tra il 1906 e il 1912, quando si iniziò ad utilizzare un liquido di contrasto all’interno del corpo, iniettato oralmente o in vena, per permettere la visualizzazione del sistema venoso, dell’apparato gastrointestinale e digestivo. Insomma un numero notevole di organi interni. Negli anni ’60 questa pratica si sviluppò sempre più ed ora è conosciuta con il nome di angiografia.
Quarta Tappa: Evoluzione dei dispositivi diagnostici
Un altro momento topico nella storia della Radiografia è legato allo sviluppo dei macchinari che permisero alle tecniche radiografiche di venire usate anche al di fuori del campo medico. Nel 1913 venne costruito, infatti, il primo tubo sottovuoto, chiamato Coolidge dal nome del suo inventore. Un generatore di Raggi X, capace di raggiungere energie elevate. Questo strumento fu perfezionato sempre di più per essere in grado di resistere a temperature sempre maggiori.
I tubi radiogeni sono ancora oggi usati in medicina per scopi diagnostici. Ma non solo. La loro evoluzione ha permesso un’implementazione dell’uso dei raggi X in molti altri settori, come quello industriale e vengono utilizzati anche nei controlli aeroportuali o per studiare i dipinti antichi, i ritrovamenti archeologici di oggetti o corpi mummificati.
Quinta tappa: L’evoluzione della radiografia
Le macchine di diagnosi radiografiche divennero ben presto strumenti essenziali in campo medico – scientifico. La famosa chimica Marie Curie si batté, durante la Seconda Guerra Mondiale, per montare le macchine radiografiche sulle auto per soccorrere in maniera veloce ed efficienti i soldati feriti. Dal momento della scoperta dei Raggi X si è fatta tanta strada e la scienza della diagnostica per immagini si è evoluta e sviluppata in tante branche differenti, sempre più specializzate.