Una breve storia dell’ecografia
L’ecografia è un metodo diagnostico per immagini sempre più utilizzato in medicina in ambito internistico, radiologico, chirurgico ed anche anestesiologico.
Essendo un esame che non comporta alcuna controindicazione per il paziente, oggi, assieme alla visita clinica, costituisce l’approccio iniziale alla maggior parte delle patologie.
La sua storia inizia con gli studi effettuati sui pipistrelli alla fine del Settecento da Lazzaro Spallanzani, gesuita e biologo vissuto a Pavia.
Effettuando i suoi esperimenti, Spallanzani arrivò infatti a confermare che le orecchie dei pipistrelli erano più efficienti dei loro occhi per calcolare le distanze.
Questa iniziale affermazione acquistò valore soltanto quando negli Stati Uniti l’etologo Donald Redfield Griffin, assieme a Robert Galambos, approfondì lo studio dell’ecolocalizzazione animale. Indagando il metodo di navigazione dei pipistrelli, Griffin riuscì a registrare l’eco degli ultrasuoni da loro emessi, ovvero quelle onde meccaniche sonore la cui frequenza è superiore a quelle di solito udibili dall’orecchio umano.
Come ogni altro tipo di fenomeno ondulatorio, gli ultrasuoni sono soggetti a fenomeni di riflessione, rifrazione e diffrazione che possono essere definiti mediante parametri di frequenza, lunghezza d’onda, velocità di propagazione, intensità in decibel e attenuazione, dovuta ai mezzi da loro attraversati.
Nel 1912 fu l’ingegnere canadese Reginald Aubrey Fessenden ad installare per primo su un’imbarcazione un sistema in grado di rilevare ostacoli.
Nel 1916, poi, Constantin Chilowsky e Paul Langevin, inserendo un cristallo di quarzo tra due piastre metalliche, progettarono e costruirono un apparecchio eco-sonoro, che chiamarono idrofono, ideando il prototipo dei moderni apparecchi medici a tipo sonar che sarebbero stati poi sviluppati in seguito.
La prima applicazione degli ultrasuoni in medicina si deve a Karl Theodore Dussik nel 1942, che li utilizzò per localizzare le neoformazioni cerebrali e i ventricoli misurando la variazione della trasmissione del segnale a ultrasuoni attraverso la testa.
Il contributo più importante allo sviluppo degli ultrasuoni in ostetricia e in ginecologia è stato dato però da Ian Donald, professore all’Università di Midwifery, in Scozia, che nel 1955 iniziò ad utilizzarli per cisti ovariche, per poi sfruttarli anche per indagare sull’accrescimento del feto.
Oggi l’evoluzione tecnologica ha permesso di ampliare sempre più i campi di applicazione dell’ecografia. Dalle prima applicazione dell’ecografia ostetrica e internistica si è infatti passati a quasi tutte le specialità.
Risale al 1978 l’inizio dell’utilizzo dell’ecografia anche in campo anestesiologico, quando due anestesisti sudafricani, P. La Grange e P. Foster, sfruttando l’effetto Doppler, applicarono l’ecografia, ma senza effettivamente comprenderne immediatamente le grandi potenzialità, anche in campo anestesiologico, consentendo successivamente di sviluppare una tecnica oggi ampiamente diffusa che permette l’esecuzione di blocchi nervosi periferici in modo più rapido e sicuro rispetto ad altre tecniche.
Non ho trovato la data esatta di quando è stata eseguita la prima ecografia pre natale in Italia.
Grazie
Anch’io sto cercando di sapere quando è stata utilizzata in ostetricia e ginecologia per la prima volta in Italia
Sono informazioni decisamente molto interessanti purtroppo pero’ rimane aperta la mia domanda…quando e’stata attuata la prima ecografia prenatale in Italia?
Ringrazio
Cordiali saluti
Grazie per le interessanti informazioni ma la mia domamda non ha avuto risposta volevo sapere in che data é stata utilizzata l’ecografia in campo ginecologico. Cordiali saluti.